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Affascinante senso del sogno, quello dell'artista Letteria Giuffrè Pagano, che alberga in opere dai contenuti poetici ed inneggianti ad atmosfere provvisoriamente sottratte alla fuga del tempo, le cui offerte sensazioni coinvolgono e dirigono lo sguardo dell’Osservatore oltre esso. Universi, quelli dell’Artista, avvolti di pregnante silenzio che non vuole significare un vuoto esistenziale ma la raffigurazione delle proprie riflessioni interiori da cui lo stesso fa nascere l’armonia delle sue rappresentazioni. Nostalgici viaggi della memoria, quelli di Letteria Giuffrè, amorevolmente custoditi nel sé e nel tempo, che sanno farsi frutto di un diario pittorico con delicatezza di narrazione a colui il quale si pone in ascolto delle vibrazioni dei suoi velati pigmenti. Linguaggio artistico quello dell’Autrice, fatto di leggiadri cromatismi sensibilmente contenuti da tratti che sanno accompagnare l’Osservatore nei suoi ritrosi pensieri. Efficiente vitalità creativa nelle cui immagini risalta un’intensità che induce a svelare l’enigma della solitudine dell’essere umano e che ha chiari riferimenti solo nelle proprie visioni mnemoniche. Raffigurazioni, le sue, eseguite con abilità, che rappresentano il trionfo della vita, la quale sa contenere in sé le contraddizioni del senso amorevole dell’eterno e la precarietà dell’attimo, macro e micro vissuti entrambi con fascino inestimabile saputi ben raccontare e presentare dall’Artista.

Giorgio Palumbi, settembre 2011

 

Giorgio Palumbi, Ars creandi, catalogo della mostra, Museo Crocetti, Roma 2011

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